NEW!

Era stata l’immagine animata accanto alla parola Messico a farmi cambiare idea: quel “NEW!” lampeggiante come si trattasse dell’ultima spettacolare destinazione turistica finalmente disponibile… solo che quello era un sito per il volontariato. Si affacciava cioè l’indimostrabile consapevolezza che i centri di volontariato erano per molti un po’ come i villaggi turistici per chi odia i villaggi turistici. Ma, io, stavo semplicemente cercando un posto fuori dall’Europa, possibilmente non troppo pulito.

Le vibrazioni di lucida felicità che avevo vissuto in sud America mi mancavano sempre di più, come una droga. Per me l’Europa era come una di quelle cose che conservi per anni e non ti decidi mai a gettare via, chissà non si ripresentino utili quando meno te lo aspetti. Niente cinismi, parlo del mio stato d’animo più che dell’Europa.
Piuttosto dell’Europa non mi piaceva quell’ordine di cui tanto va fiera, la sua intima convinzione di essere non solo superiore rispetto le altre civiltà, ma addirittura una sorta di “fase inevitabile” per l’emancipazione culturale di qualunque altro Paese: diventate come noi dice, poi fate ciò che volete.

L’Europa era la mia faccia da scemo allo specchio mentre usavo il collutorio.

(Estratti di un libro che non scriverò mai)

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