stalker

Let everything that’s been planned come true.
Let them believe.
And let them have a laugh at their passions.
Because what they call passion actually is not some emotional energy, but just the friction between their souls and the outside world.
And most important, let them believe in themselves.
Let them be helpless like children,
because weakness is a great thing, and strength is nothing.
When a man is just born, he is weak and flexible.
When he dies, he is hard and insensitive.
When a tree is growing, it’s tender and pliant.
But when it’s dry and hard, it dies.
Hardness and strength are death’s companions.
Pliancy and weakness are expressions of the freshness of being.
Because what has hardened will never win.

– Andrei Tarkovsky (Stalker, 1979)

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Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti.
It was a world of adults, making mistakes professionally.

Paolo Conte (Boogie, 1981)

Non.

Oggi mi muovo al rallentatore, faccio le apnee,

sdraiato sul letto. Con gli occhi aperti,

mi perdo nel bianco del soffitto.

Non penso, non respiro.

Non.

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Verso le ultime ore di quella sera tutto è diventato chiaro intorno a noi, come se davvero le cose ne avessero abbastanza di trascinarsi da un bordo all’altro del destino, indecise, e fossero tutte uscite dall’ombra allo stesso momento e si mettessero a parlarmi.

Ma bisogna diffidare delle cose e della gente in quei momenti. Ti credi che stiano per parlare le cose e poi non dicono proprio niente è la notte se le riprende spesso senza che tu abbia potuto capire quel che avevano da raccontarti.
Io almeno, è l’esperienza mia.

Louis-Ferdinand Céline (viaggio al termine della notte, 1932)

il rimediabile lasciato malfatto

D’improvviso mi fa schifo e voglia di violenza tutto ciò che di falso, miserabile e svogliato c’è nel mondo, non le guerre, gli tsunami o le bombe atomiche, ma l’apatia sui volti, le vetrine tristi dei negozi, le cartacce a terra, il rimediabile lasciato malfatto, e pigro, che adesso ed ora non merita più d’esistere, perché sono incazzato, perché …perché? Perché ho aspettato troppo.

PAROLA DEL GIORNO (de): Sündenbock (capro espiatorio)

china

mi metto a fare le flessioni in ufficio che oggi non c’è nessuno, solo io e la mia stupida energia da sprecare, ancora un po’. Un cazzo di adolescente.

Charlie mi mette sempre il fuoco addosso, che il suo che brucia come un sole. Mi riscalda e mi fa fare cose, mi fa prendere decisioni, perché si maledizione, bisogna fare …fare, ed io faccio sempre più spesso la cosa sbagliata, la cosa per cui pentirmi, ma solo dopo.

C’è una bomba all’idrogeno delle dimensioni di una biglia dentro un bel contenitore di porcellana, e la sento scorrere e picchiare contro le pareti ogni volta che mi muovo, il rumore sordo ed eccitante dell’instabilità e dell’imminente.

I vasi di Pandora non si aprono, si fanno saltare in aria.

CANZONE DEL GIORNO: All my FriendsDance Yself Clean, LCD soundsystem