Patrick

Sabato, 3 del mattino. Il termometro della farmacia segna -3 gradi e le macchine sono coperte da un sottile strato di ghiaccio. Mi manca solo un isolato e due rampe di scale per buttarmi nel letto.
Il portone del condominio da sul cortile sul retro, alle spalle della strada. Imbocco il vialetto, svolto l’angolo e mi fermo di scatto. Qualcosa di grosso e scuro blocca d’ingresso. Ci penso un istante.

ok… no, non è un orso.

Mi avvicino e vedo questo ragazzo che dorme senza giacca, riverso sulla soglia con gli occhi semiaperti e la bile che gli cola dalla bocca sul cellulare a terra.
Forse potrei scavalcare. Valuto un attimo la situazione.

– ehm, ciao
– chiummhhhhhh
– io mi chiamo Davide, tu come ti chiami?
– petrriiii
– non ho capito
– Petr… ik
– ok, Patrick. Piacere di conoscerti, abiti qui?  …Patrick! abiti qui?
– si…mmhahh
– bene! anch’io Patrick. ti va se ti aiuto a tornare a casa?
– Davide, sei una persona… lasciami dormire… brava persona, si
– fa troppo freddo per dormire qui. dai, proviamo a metterci seduti

Cerco di tirarlo su, ma lui si ributta sul gradino in un nuovo conato di vomito.
Ok Patrick (ma anche vaffanculo Patrick).

– come fai di cognome?
– dvjsknvjks
– Patrick!

Me lo ripete, lo trovo sul citofono e suono. Qualcuno apre il portone. Riprovo. Una voce arrabbiata risponde di salire e basta. Il portone ronza di nuovo e la voce riattacca. Patrick bofonchia qualcosa dal basso, inclusa una breve risatina che suona come uno sfogo isterico e rassegnato.
Citofono ancora.

– Cosa!??
– ehm… ciao. Sono Davide, del secondo piano. Il tuo amico Patrick è a terra, non ce la fa a salire da solo.
– OK OK adesso scendo

Passa ancora un minuto, poi finalmente sento l’eco dei passi dalle scale. – oh, Patrick…
Gli sfila il cellulare da sotto la faccia, lo pulisce dalla bile, ma rinuncia al codice di sblocco.

– dici che dovremmo chiamare l’ambulanza?
– beh… puoi usare il mio cellulare. Comunque posso aiutarti a portalo di sopra, fa davvero freddo. A che piano state?
– all’ultimo

Mi sembra ovvio.

Patrick è magro, ma alto, rigido e pesante.
A metà del primo piano penso che devo fare più sport.
Al primo che devo bere di meno.
A metà del secondo comunico all’addetta alle gambe che non ce la farò ad arrivare al terzo.
Passiamo la porta del mio appartamento e davvero vorrei aver scavalcato come-si-chiama e starmene già a letto.
Una signora, la madre credo, viene a darci una mano e mi accorgo di avere la sciarpa sporca di vomito. Al terzo piano Patrick rilascia le braccia e per un attimo mi scappa di mano. Lo riacchiappo sfilandogli quasi tutta la maglietta. Un signore tiene aperta la porta di casa mentre entriamo e posiamo Patrick sulla moquette. Quella che immagino sia la sorella, sparisce in un’altra stanza, mentre i genitori restano li in piedi con la faccia bavarese (quella da cerbiatto stronzo).
Sistemo la maglietta di Patrick, che ora ha nuovi conati di vomito per il freddo. Lo giro sul fianco e faccio per andarmene. Alla porta mi volto.
– è tutto ok, si?
Passano 5 giorni. Qualcuno bussa alla porta. È la madre di Patrick. Mi saluta allungandomi una busta colma di cose.

– Le ho portato del vino, un po’ di cioccolata e dei sottaceti. grazie.
– Oh! Grazie! Ma non doveva scomodarsi, era ovvio che aiutassi!

Mi guarda un attimo, seria.

– No… non era ovvio
– beh faceva freddo, non l’avrebbe fatto anche lei?
– non era ovvio. Un altro condòmino lo scavalcava e basta

e qui il mio tedesco è così messo male che non capisco se qualcuno lo ha davvero fatto, o se era solo un esempio. Ma mi è chiaro che se c’ero io riverso a terra al posto di Patrick, lei se ne sarebbe andata a dormire

– mhh… come sta Patrick? tutto bene?
– oh, si. Non voleva essere messo a letto, così l’abbiamo lasciato a terra.
– tutta la notte?
– credo di si. La mattina l’abbiamo visto andare carponi in bagno, ci ha fatto proprio ridere.

Patrick ha problemi più grossi dell’alcolismo.

 
CANZONE DEL GIORNO: The Books – A Cold Freezin’ Night

Saverio

– She was a quick-eyed girl, the one you came with yesterday. Where’s she from?
– Ukraine
– So what!! Don’t you do the mistake that you court her? Those are not women!
– ah, no?
– No!! I mean, yeah, but sluts. They grow up to be sluts. Their mamas teach them to fuck the neighbor. You are the neighbor… and you fuck her. Do one thing, whenever you want, ok? I lend you my kase. Understood?
– What do you lean me??
– The kase
– The case?
– Eh! the kase!
– Ah, the case!!
– Yes!! inside I have handcuff, Cat o’ nine tails…

Dio mi fulmini se il caffè non lo prendo al bar di Saverio.

SAYING OF THE DAY (de): Das kommt mir spanisch vor (‘it sounds spanish to me’ …meaning that it sound weird)

WG #2

I got many emails since I put an ad of a spare room in my flatshare. I shouldn’t make fun of those people, Munich’s hard town to find an accommodation, but fuck it.

“Hi…”
by email
on facebook (how did he found me?)
on whatsapp
then he called me.

“I know ALL southpark episodes.”

“Frankly speaking I have nor visa and no account but I have cash.
If there’s no problem with hot water I want to see your house and pay you.”

hot water?

“I would say that I’m a nice guy.”
thank you for not writing “I am a douchebag”

“I am not a master cook […] I just put frozen food into the oven.”

“I am interested in your room.”
oh, really?

“I catched a job in Munich, which is the reason for me searching for rooms now.
[…] I am fairly uncomplicated.”

“About me…”
Five thick paragraphs.

“8:00  I wake up
8:05  I have a shower and go to the toilet 😉 ”
the list went on till 19:30

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It seems to me that if you place music (and books, probably, and films, and plays, and anything that makes you feel) at the center of your being, then you can’t afford to sort out your love life, start to think of it as the finished product. You’ve got to pick at it, keep it alive and in turmoil, you’ve got to pick at it and unravel it until it all comes apart and you’re compelled to start all over again. Maybe we all live life at too high a pitch, those of us who absorb emotional things all day, and as a consequence we can never feel merely content: we have to be unhappy, or ecstatically, head-over-heels happy, and those states are difficult to achieve within a stable, solid relationship. Maybe Al Green is directly responsible for more than I ever realized.

See, records have helped me to fall in love, no question. I hear something new, with a chord change that melts my guts, and before I know I’m looking for someone, and before I know it I’ve found her. I fell in love with Rosie […] after I’d fallen in love with a Cowboy Junkies song: I played it and played it and played it, and it made me dreamy, and I needed someone to dream about, and I found her, and… well, there was trouble.

Nick Hornby – High fidelity

SONG OF THE DAY: Got To Get You Off My Mind – Solomon Burke

ogni consapevolezza è segreto

Raccontare non è avere qualcosa da dire: è il gusto di vederti pendere dalle mie labbra (ancora il potere, ancora la violenza). Anche la passione di un’idea ha il dono del fascino, ma quella condivisione è tutta un’altra cosa, perché, per dirla tutta, ogni consapevolezza è segreto.
ecco, io non sto a raccontare storie, vorrei solo capirci qualcosa.
 

WORD OF THE DAY (de): Lebensabschnittsgefährtin (Partner in life… for a limited time. I’m serious, that’s its meaning)

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The flesh has its own spirit. […] which we usually term eroticism. […] there are no indecent happenings in nature, but that there are only good and evil, sensible and unsensible occurrences. […] there are indecent people who do not know how to behave decently in connection with nature’s functions.
Why is this? It is because such people lack culture and spiritual freedom.

Frank Wedekind, Princess Rusalka

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My characters say it’s okay to screw up. People don’t have to be perfect. They don’t have to be real smart. They don’t have to follow the rules. They can have fun. Most movies today make people feel inadequate. I don’t do that.

John Belushi