Braci

E come le persone appartenenti allo steso gruppo sanguigno sono le uniche che possano donare il loro sangue a chi è vittima di un incidente, così anche un’anima può soccorrerne un’altra solo se non è diversa da questa, se la sua concezione del mondo è la stessa, se tra loro esiste una parentela spirituale.

[…] E mi ritornano in mente le parole di mio padre, che […] si era unito ad una donna accanto alla quale, pur amandola, si era sentito sempre solo. […]

Il fatto è che noi amiamo sempre i diversi da noi, e continuiamo a cercarli in tutte le circostanza. Ed è questo uno dei misteri della nostra vita. Quando due essere uguali si incontrano, la si considera una fortuna, un dono della sorte. Ma gli incontri di questo genere sono disgraziatamente rari, come se la natura facesse di tutto, usando la forza e l’astuzia, per impedire che si formi una tale armonia – for se perché ha bisogno, per ricreare il mondo e rinnovare la vita, della tensione che si sviluppa tra individui che, pur vivendo secondo i ritmi e le tendenze discrepanti, si rincorrono eternamente. Una sorta di corrente elettrica alternata…

Sandor Marai, Le braci (1942)

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