Oggi ero alla spiaggia di Ipanema con amici, ad un certo punto sentiamo dei colpi, forti.. Rodrigo pensa subito alla sparatoria (e grazie, vive a Santa teresa), invece era un bloco, un corteo di tamburi e ballerine (di maracatu) che percorrevano lungomare chiuso al traffico.
Dietro ci sono i tamburi, a decine, davanti invece ballerine.. e pochi ballerini, perchè il maracatu si danza rigorosamente con la gonna, anche se sei un uomo!
Li seguiamo, balliamo insieme a loro alla meno peggio mentre ci muoviamo in direzione del tramonto, verso il morro dos dois irmaos.
Che bello vedere la gente che diserta la spiaggia per unirsi al bloco.
Un barbone, bermuda consumato, maglietta arrotolata in vita a mo’ di marsupio, i capelli secchi intrecciati dal sale, si è messo alla testa del gruppo, ha la schiena sporca di sabbia e la pelle scura.
Mi fa pensare. Qui la gente ha un sacco di problemi per tirare avanti, i lavoratori del nord migrano qui al sud per ammassarsi nelle favelas (dove le utenze non si pagano), eppure vedi sempre tutti sorridenti, insieme, a suonare, cantare, danzare come questo poveraccio che a me sembra incarnare lo spirito del Brasile: un miscuglio di miseria e allegria.. la forza di andare avanti che non ho ancora capito da dove l’attingono.
PS. Questi giorni sto in giro così tanto tempo che sembra che mi diverto per lavoro. ghghgh
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PAROLA DEL GIORNO: modo di dire vai a tirar o pai da forca? (“stai correndo a salvare tuo padre?”. Quando una persona cammina troppo veloce)