Il Pantanal l’ho lasciato da giorni ormai, per visitare Bonito, ma ne parlerò dopo magari (..ma il nome dice tutto).
C’erano due offerte di tour nel Pantanal, una da 950 r$ per due giorni (tipo 400euro) e l’altra da 240 r$ per quattro giorni (100euro).. ovviamente ho preso la seconda però la differenza di prezzo mi aveva fatto temere la fregatura. Per fortuna invece non era così, anzi, il timore che viaggiare da solo potesse essere noioso o altro l’ho spazzato via con questi miei primi giorni di ritorno in Brasile.. ho conosciuto più persone (molte, e molto piacevoli) ora che sono “solo” che con Andrea e Marion. Non posso certo fare paragoni, sono due viaggi molto differenti quelli con gli amici (al cazzeggio) e quelli in solitaria (forse più stancanti), ma mi ha fatto piacere provarli entrambi. In futuro credo che viaggiare da solo sarà un’alternativa sempre più allettante..
Chiusa parentesi, torniamo al Pantanal! Sono su un pick-up che mi sta portando ad una specie di fazenda. Da solo, mi godo il paesaggio e gli animali che scorgo a decine già sul bordo della strada sterrata, di uccelli spiccano il volo quando passiamo vicino con l’auto. Sono così spensierato e felice che non riesco a trattenere un sorriso idiota per tutto il tragitto. Passiamo sul fiume che sembra il set di un film sul Vietnam, selvaggio e pieno di animali. Che bella sensazione respirare quest’aria.
Primo giorno un giro a cavallo (oh, che male al CU**!), un po’ turistico, molto per la verità, i cavalli fanno un rumoraccio che spaventa gli altri animali, ma almeno ho chiacchierato con gli altri turisti (tra cui una coppia di liceali.. cioè cavolo, mi sono sentito vecchissimo davanti a questi due che, con la faccia angelica, parlavano del loro viaggio come se fosse la cosa più naturale del mondo! Io a 18 anni se andavo a Pescara mi sentivo come all’estero).
Il Mato grosso do Sul a volte mi sembra l’Africa, alberi secchi e palme rigogliose, tutt mmscket (tutto mischiato). Stiamo in una fazenda sulle palafitte, perché nella stagione delle piogge si allaga tutto e l’acqua del fiume straripa e sommerge tutto. Ho scoperto nel mentre che lo scarico della doccia é un buco del pavimento che butta tutto sotto la palafitta.. alla faccia dell’ecologia! con tutto quello shampoo ci saranno le blatte con i riccioli li sotto!
Il giorno dopo a pesca di piranha! nell’amo ci metti direttamente la carne di porco, o vacca, e i piccoli bastardi la mangiano con una rapiditá raccapricciante.. Io ho pescato solo pesci piccoli e affianco a me una Danese di 40 anni mi faceva sentire uno strofinaccio pescandone di grossi così (..così come nella foto)
Nel pomeriggio risaliamo il fiume per un’ora. Bello. Il cielo era chiuso e nel punto piú lontano si é messo a piovere (it’s raining cat and dog! mi dice eccitato uno e io rispondo, ovviamente, effreggn, fraa!)
Il fiume è pieno di animali, dove ti giri ci sono caimani (fifoni), capibarra (il roditore più grosso del mondo.. grosso come un porco circa), uccelli di ogni tipo e, sotto l’acqua, migliaia di piranha che aspettano solo che affondiamo!
Le guide però ci dicono che, a parte i caimani che scappano sempre se ti avvicini, i piranha si spaventano se entri in acqua, per via del rumore. Mi faccio coraggio e mi butto (sarò stato in acqua nemmeno 2 minuti, ma almeno posso dire di averlo fatto!)
La sera una bella foto di gruppo per ricordo (tchau Martello!) e poi via verso Bonito!
P.S. Finalmente un po’ di foto, eh! Dopo un mese trovo un attimo per sceglierne alcune e postarle.
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PAROLA DEL GIORNO: volg piranha (stronza, puttana)