Samba

Impossibile pensare al Brasile senza la samba. Si potrebbe dire che, semplicemente, è solo un modo di ballare, ma non sarebbe corretto. La samba è una metafora del Brasile. Ma andiamo per gradi.

Rio de Janerio è una città in perenne sciopero, dove la gente ogni tanto è costretta a lavorare per tirare avanti (TRAD. per Giovanni: PIGRI, PI-GRI). Lo si vede in tutto, dalla cassiera del supermercato che passa un prodotto al minuto fino al conducente dell’autobus che salta le fermate, tra insulti e gestacci, per arrivare prima al capolinea.

I carioca allora ballano. La musica è sempre uguale, come i problemi che consumano la città. Ballano e non ci pensano più. si concedono irresponsabilmente il lusso di dimenticarli, e far finta di dimenticare che sono loro che potrebbero (dovrebbero) risolveri, ma semplicemente non lo vogliono fare.
D’altronde se stanno sempre in spiaggia a prendere il sole, di quali maglie dovrebbero rimboccare le maniche?

Il carioca è notoriamente iper attento al corpo: va in palestra, corre, si fa 10 docce al giorno con la saponetta (disidratandosi completamente)… poi parla della samba come se fosse il movimento più naturale del corpo. Ma voi ci avete mai provato a sambare? È fottutamente difficile, anche mettendomi d’impegno dopo mezz’ora a provare cadevo distrutto su una sedia con i fianchi a pezzi.Il punto è che per me la samba è una danza che si finge umile, ma che è in realtà l’ennesima esaltazione del corpo del carioca, che passa il giorno a ballare e farsi le docce invece che lavorare e sudare.

PAROLA DEL GIORNO: v gozar (godere, venire, avere l’orgasmo)

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